FRANCESCO,
una vita secondo l’evangelo
di Luca De Feo
Francesco, il figlio del ricco mercante Bernardone, era un giovane gaudente della borghesia rampante di Assisi sul finire del XII secolo: come tutti i giovani incline al divertimento e con isoldi per concederselo; come tutti i borghesi alla ricerca del riconoscimento di un più alto ruolo sociale facendo ancheesperienze di guerra.
I primi anni del XIII secolo segnano per lui un profondo cambiamento. Le fonti francescane raccontano già di “San Francesco”, può essere sufficienteannotare i cambiamenti che delusioni sociali e riflessioni spiritualiproducono nella sua vita.
In quei primi anni del ‘200 Francesco sceglie innanzitutto di seguire Cristo e traduce tale scelta nello stare accanto ai poveri da povero: non da “magnate” scandalosamente generoso, ma da “minor” senzapotere, come uno di loro.
Sceglie di vivere secondo l’evangelo e a poco a poco condivide questa scelta di vita con altri, talora amici dei tempi gaudenti, che scelgono di seguire Cristo sulla stessa via.
Sceglie di vivere secondo l’evangelocome altri movimenti del basso Medio Evo (Catari, Valdesi …), ma nella fedeltà alla Chiesa non in contrapposizione alla Chiesa, accolto dal vescovo di Assisi prima e poi da papa Innocenzo III.
Sceglie l’evangelo che è vivere in pace e in dialogo con tutti, con il “lupo” (forse un brigante) di Gubbio, con il sultano che altri cristiani attaccano in armi.
Nel 1211 accoglie Chiara, che vuolevivere da “sorella” l’evangelo sulla via della “minoritas” di Francesco,rinunciando allo status di figlia di nobili esfidando la sua nobile famiglia. E Chiara diviene discepola di Francesco, testimone dopo la morte di lui presso i “fratelli” e le “sorelle” del vivere secondo l’evangelo, prima donna a scrivere la “regola” per le donne.
Nel 1226 Francesco accoglie “sorella morte corporale”, nella beatitudine di chi l’accoglie “in pace” sperando nella corona concessa da Dio ai suoi poveri.