Ieri, la comunità cittadina ha festeggiato S. Oronzo.
Durante la bellissima riflessione omiletica, l’Arcivescovo ha invitato i presenti a riflettere sue tre immagini. La prima: il Vangelo, perché deve essere sempre di più la priorità per tutti noi credenti; la seconda: il Pastore, che ci permette di riflettere sullo stile che dobbiamo avere come cristiani e infine i Piedi perché siamo chiamati ad essere missionari.
Ai nostri microfoni ha aggiunto: “Bisogna mettere le ali ai piedi perché il Vangelo ci deve scomodare. Noi abbiamo acquisito uno stile sedentario, forse pensiamo che essere cristiani significa vivere di rendita grazie a quello che abbiamo ricevuto dal passato.
Dobbiamo metterci in cammino negli ambienti dove viviamo. Perché non è una questione solo del Vescovo dei prelti e dei religiosi. È questione di tutto il popolo di Dio che negli ambienti dove si trova a vivere deve testimoniare con il proprio stile il Vangelo. Testimoniare il Vangelo significa che umanamente dobbiamo essere veramente esperti in umanità, come ci chiedeva già parecchi anni addietro Paolo VI, e questo essere esperti in umanità è la missione che oggi si aspettano molti dalla Chiesa e dai cristiani. Questo ci può far annunciare il vangelo in maniera pratica. Forse anche senza parole ma con quello stile che ci deve sempre contraddistinguere”.
Dopo il Pontificale in Concattedrale, a partire dalle ore 19, si è vissuta sempre alla presenza del Vescovo Giovanni la tradizionale processione che ha interessato le seguenti vie della nostra città: Via Cattedrale, Piazza della Libertà, Corso Cavour, Piazza Matteotti, Corso Garibaldi (da Piazza Matteotti a Via Cavallotti), Via Cavallotti, Largo Bianchieri, Via Pignatelli, Piazza Italia, Viale Pola, Via Continelli Vittorio, Largo Mons. Italo Pignatelli, Via Ludovico Pepe, Via Giordano Bruno, Corso A. Ayroldi, Piazzetta Erriquez, Piazza Matteotti, Corso Cavour, Piazza della Libertà, Via Cattedrale.
Riportiamo l’intervista al sindaco.
Riportiamo il messaggio del vescovo Giovanni.
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