Francesco il primo Papa che visiterà la Mongolia
Il Santo Padre raggiungerà il Paese che confina con la Russia e la Cina, dal 31 agosto al 4 settembre, due giorni di viaggio e tre di permanenza.
In Mongolia vive un piccolo gruppo di cristiani (1394) cioè il 2% della popolazione, che è prevalentemente buddista (dati pubblicati dalla Sala Stampa Vaticana il 29 agosto 2023, rispetto alle Statistiche della Chiesa cattolica in Mongolia al 31 dicembre 2021). Qui operano dei missionari che hanno fatto rifiorire la comunità cristiana insieme all’unico vescovo, Giorgio Marengo, piemontese di Cuneo, che dal 27 agosto 2022 è anche il cardinale più giovane del sacro collegio.
Papa Francesco ha desiderato tanto questo viaggio apostolico e ora si sta per concretizzare. Viaggio che anche San Giovanni Paolo II aveva pensato, ma rimase purtroppo nei programmi irrealizzati dell’amato pontefice.
È stato scelto un motto significativo per la visita in Mongolia: Sperare insieme. La Sala Stampa Vaticana ha spiegato che si è scelta la virtù, prettamente cristiana, della speranza, perché è particolarmente condivisa in ambienti non-cristiani. Ricordiamo ai lettori che l’ateismo di stato, in Mongolia ha portato circa il 30% della popolazione a dichiararsi atea. Infine è stato scelto l’avverbio insieme per sottolineare l’importanza dei rapporti bilaterali tra la Mongolia e la Santa Sede.
Questo viaggio ce ne ricorda un altro fatto nel novembre del 1970 da Paolo VI presso le isole Samoa, nell’oceano Pacifico. Nelle parole che usò all’epoca Paolo VI possiamo trovare anche le reali ragioni che stanno spingendo Francesco in Mongolia.
Durante la celebrazione della Messa nel villaggio di Leulumoega Tuai, Papa Montini, mettendo da parte il “noi” maiestatico, disse: «Non è il gusto di viaggiare e neppure un interesse qualsiasi che mi hanno portato presso di voi: io vengo, perché noi tutti siamo fratelli, o meglio perché voi siete miei figli e figlie, ed è giusto che, come padre di famiglia, di questa famiglia che è la Chiesa cattolica, mostri a ciascuno ch’egli ha diritto ad un eguale affetto. Sapete che cosa significa “Chiesa Cattolica”? Significa che è fatta per l’intero universo, che è fatta per tutti, che non è estranea in nessuna parte: ciascun uomo, qualunque sia la sua nazione, la sua razza, la sua età o istruzione, trova posto in lei».
Il Cardinale Marengo, accogliendo Francesco, gli presenterà una piccola fetta della chiesa universale, ma allo stesso tempo il Pontefice abbraccerà una chiesa viva nell’amore vicendevole e radicata nella speranza che non tramonta, Gesù Cristo. Significativo sarà l’ultimo giorno del viaggio, perché dopo la Messa, all’interno delle “Steppa arena”, si vivrà un incontro gioioso con gli operatori della carità e l’inaugurazione della “Casa della misericordia”.