Decennio 1941-1951

Decennio 1941-1951
24 Agosto 2022 Nicola Moro

1942 Eugenio Maresca pubblica interessanti ricordi di sue vite ad Hong Kong e Singapore, compiute nel 1905. Il giornale diventa mensile

1943 Dopo 32 anni di episcopato, mons. Valeri si ritira in Toscana, terra di origine: nuovo Arcivescovo è mons. Francesco De Filippis, leccese del 1875.

Ancora il 4 luglio “Lo Scudo” intitola “Fede nella vittoria” l’ultima rubrica “Cronaca fascista” che parla però di “losche bramosie di denaro”. Il 25 luglio cade il fascismo. Il giornale dà notizia della nomina dell’onorevole Maresca a Commissario straordinario del Comune da parte del Governo “vigile e riparatore” di Badoglio.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre, la famiglia reale e il Governo abbandonano Roma e si rifugiano a Brindisi: la Regina Elena visita Ostuni tre volte (recandosi al Mendicicomio, all’Orfanotrofio Pinto ed all’Ospedale).

Il 3 ottobre, in un pezzo dal titolo “Giù la maschera” Mons. Livrani definisce la Germania nazista “eterno nemico dell’umanità” e Mussolini “uomo sciagurato e criminale, egoista brutale”.

1944 Rinascono i partiti in Ostuni: il 6 gennaio si annuncia la nascita della Dc in Ostuni; “Lo Scudo” scrive: “La Dc non è il partito dei preti, ma dei cristiani coerenti”. Ad Ostuni funzionano nel 1945 quattro cooperative: Partito d’Azione, liberale, socialista e comunista.

Il 23 marzo il maggiore ostunese Antonio Ayroldi è fra le 335 vittime del massacro nazista delle Fosse Ardeatine.

Il giornale esce con difficoltà, in formato quaderno, ed in ritardo per mancanza di carta ed inchiostro. Lo stampano la tipografia Santorsola di Ostuni, poi la tipografia D’Angela di Francavilla Fontana. L’anno dopo, per economia, il giornale esce su due sole pagine presso la Tipografia editrice brindisina.

1945 In maggio si dà notizia della Liberazione del 25 aprile e della fine della guerra in Europa.

1946  In marzo si vota per le amministrative: eletti 23 democristiani, 4 “qualunquisti” e 3 liberali.

Il 2 giugno la monarchia ottiene più di diecimila voti, la Repubblica tremila. Il dottor Giuseppe Ayroldi Carissimo è eletto nell’Assemblea Costituente. Tra i deputati anche Nicola Salerno, nato a Ostuni ma eletto a Napoli. Salerno, socialista e poi, dopo la scissione del partito, socialdemocratico, diverrà sottosegretario alla Marina mercantile con De Gasperi (1947-48). Il Carabiniere ostunese Pietro Turco è ucciso durante una sommossa ad Andria. Oggi e a Lui dedicata la nostra caserma dei Carabinieri.

1947 La stampa del giornale viene affidata alla tipografia Schena di Fasano.

Il giovane Aldo Moro interviene ad un convegno della Fuci ad Ostuni.

1948 Si vota per il Parlamento: il 18 aprile la Dc ottiene la maggioranza assoluta, eleggendo a Brindisi Italo Giulio Caiati ed Antonio Perrino. Il dottore Ayroldi non è rieletto. “Lo Scudo” scrive: “Uno solo è il nostro nemico: il comunismo”.

1951 Il blocco liberale guidato da Giuseppe Allegretti, giudice conciliatore, priore delle Confraternita del Carmine e cassiere di banca, vince le elezioni comunali. Tra gli assessori vi sono Francesco Calamo e Domenico Silletti.

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