Deontologia ed etica professionale nell’informazione riguardante i soggetti deboli

Deontologia ed etica professionale nell’informazione riguardante i soggetti deboli
11 Febbraio 2023 Nicola Moro

Ad Ostuni il corso con l’Ordine dei Giornalisti

di Daniele MARTINI

 

OSTUNI (BR) – Proseguono gli eventi nella città di Ostuni: nella mattinata di sabato 11 febbraio 2023, presso il Salone dei Sindaci a Palazzo di Città, si è tenuto un corso di aggiornamento con l’Ordine dei Giornalisti dal titolo “Deontologia ed etica professionale nell’informazione riguardante i soggetti deboli”.
A fare gli onori di casa è stato il giornalista Francesco Pecere. Successivamente il saluto istituzionale da parte del dirigente, il dott. Giovanni Quartulli. Relatori del corso sono stati il caporedattore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Michele Partipilo, e lo psichiatra e psicoterapeuta Francesco Colizzi.
Michele Partipilo ha introdotto l’argomento soffermandosi, in modo particolare, sulle notizie che riguardavano i soggetti cosiddetti deboli e poi il diritto di privacy. Il giornalista può, infatti, trattare (e pubblicare) anche dati sensibili e giudiziari senza dover ottenere il consenso dall’interessato, purché ricorrano due requisiti: i dati siano stati raccolti in modo lecito e corretto (principio di liceità ex art. 6 GDPR); la diffusione dei dati avviene nei limiti dell’essenzialità (principio di essenzialità) dell’informazione riguardo a fatti di interesse pubblico. Esistono, inoltre, una serie di norme che prevedono obblighi specifici di riservatezza nell’esercizio dell’attività giornalistica. Ad esempio, è vietato pubblicare l’identità delle vittime di violenza sessuale (art. 734 c.p.p., dove l’art. 114, comma 6, c.p.p. vieta la divulgazione di elementi che anche indirettamente possano portare alla loro identificazione), gli atti giudiziari coperti da segreto istruttorio (art. 329 c.p.p.), i nomi di persone malate di Hiv, i nomi delle donne che interrompono la gravidanza, le generalità di minori coinvolti in procedimenti giudiziari (art. 13 c.p.p., e art. 50 Cod. Privacy). Limite importantissimo è sancito dal divieto di pubblicazione di immagini o di altri elementi che rendano identificabili soggetti di minore età allorché si tratti di dare informazione sulla commissione di reati o su eventi di cronaca giudiziaria, o altre situazioni in cui la personalità, la dignità, la riservatezza circa la vita strettamente privata del minore possa averne pregiudizio.
Il dottor Francesco Colizzi ha continuato ad approfondire il tema del corso. “Parlare dei soggetti deboli vuol dire inoltrarsi nella condizione umana. Se si parla degli aspetti più profondi, si trova difficoltà a coglierli. Si possono correre molti rischi se si sbaglia ad incolpare una persona per abusi sui minori. Ogni persona ha il proprio progetto di vita” ha dichiarato nel suo discorso.

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