Comunicato stampa
La scuola secondaria Barnaba-Bosco di Ostuni sul palco del cinema Massimo di Torino
Nell’ambito della ventesima edizione del concorso nazionale “Filmare la storia“, organizzato dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, e realizzato con il contributo della Direzione Generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura, oggi mercoledì 31 maggio una delegazione della scuola secondaria Barnaba-Bosco di Ostuni è salita sul palco del cinema Massimo di Torino per raccogliere il plauso della giuria al film dal titolo “Il viaggio di Ben e Cheick. Una storia di migrazione ed integrazione”.
Il video costituisce il prodotto finale di un progetto intitolato “I migranti si raccontano” che ha visto la partecipazione di alunni di entrambi i plessi, sensibili ed aperti al tema dell’educazione interculturale in un’ottica di promozione della conoscenza dei valori della cittadinanza, della tolleranza, dell’accoglienza, nonché del superamento dei pregiudizi verso i migranti.
Il cortometraggio racconta la storia di due giovanissimi migranti ivoriani approdati sulle nostre coste in Puglia, a Brindisi nel maggio 2016. La ricostruzione delle tappe del viaggio, durato ben quattordici mesi, avviene attraverso il dialogo con studenti, che hanno la stessa età dei due giovani protagonisti al momento della loro partenza.
E’ un viaggio pericoloso che attraversa alcuni piccoli villaggi, il deserto, i campi profughi, il mar Mediterraneo; un percorso di resistenza che non risparmia loro offese, soprusi, ricatti e torture, una vera e propria odissea che segna anche l’ingresso difficile dei due protagonisti del video nell’età adulta, sorretti solo dal sogno e dalla speranza di una vita migliore.
Nel film gli alunni, guidati dalle professoresse Rosita Mastronardo, Antonella Sgura, e Vincenzo Bracciale, commentano il racconto di Ben e Cheick con letture attinenti e invitano a riflettere: fughe e naufragi, sopraffazioni e volontà di riscatto, violenza e solidarietà, che sembrano accadere lontano da noi, e che i nostri giovani protagonisti hanno vissuto sulla loro pelle, ci riguardano invece molto da vicino.
E’un invito a maturare una visione diversa del mondo e di sé, delle vite degli altri, soprattutto degli ultimi, come suggeriva Alessandro Leogrande nel suo grande libro “La frontiera”, il cui pensiero fa da filo conduttore di questo video.
La giuria ha riconosciuto il valore del film, sottolineando il merito di “far emergere le tante dimensioni del viaggio come tappa a sé nella vita di un migrante, un capitolo invece spesso compresso in un cono d’ombra fra il prima, una vita da cui ci si allontana, e il dopo, un presente più o meno promettente sotto altri cieli, una tappa che segna, anche drammaticamente, un’odissea che perlopiù i migranti tacciono, ma che induce sotto traccia fondamentali codici di comportamento. L’esito qui alla fine positivo non nasconde il paradosso di una speranza che sa anche trascendere l’evidenza immediata e che sostiene l’aspirazione a una vita conveniente oltre deserti e pesanti selezioni, costi alti e disagi sicuri. Ben e Cheick raccontano ai loro nuovi giovanissimi concittadini e ottengono partecipe capacità di capire ed apprezzare in una scuola, la vostra, che è evidente presidio di consapevolezza, democrazia, umanità”.
Il gruppo di alunni insieme ai docenti coinvolti nel progetto, a nome della scuola tutta, ha accolto dunque con entusiasmo e soddisfazione l’invito della commissione a partecipare alla manifestazione di premiazione degli elaborati.