Vi ho trasmesso quello che io stesso ho ricevuto
Questa sera alle 19.30 presso il santuario di sant’Oronzo a livello vicariale si vivrà una Liturgia in memoria del Battesimo.
Molto sobrio ma significativo il rito. Il libro degli evangeli sarà deposto sull’altare della grotta; i sacerdoti e i diaconi in alba e stola bianca ed una rappresentanza di fedeli si recheranno in silenzio presso la fonte per prendere un’anfora di acqua e scendere processionalmente verso la chiesa.
Seguirà l’ascolto della Parola di Dio con la lettura tratta dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinti (15,1-5) che mette in luce il passaggio della fede nel segno della fede degli apostoli.
Infine, l’ascolto del Vangelo di Matteo (28,16-20) con l’invito a fare discepoli in tutto il mondo con la forza del Battesimo e dell’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Dopo la riflessione omiletica, affidata a don Luca De Feo, l’assemblea potrà pregare e invocare il santo vescovo Oronzo che chiamò i nostri padri ad accogliere l’evangelo di Cristo.
Anche noi oggi abbiamo la possibilità di attingere alla fonte dell’acqua della vita, Gesù Cristo nostro maestro, che Sant’Oronzo ieri come oggi ci indica come via, verità e vita.
Riportiamo l’inno che la chiesa ostunese utilizza in questi giorni di festa:
Un popolo di liberi
Nuovo Mosè facesti
In Cristo ci togliesti
L’antica schiavitù.
Colonna sei di nuvole
e guida nel cammino;
sei fonte al pellegrino
dell’acqua di Gesù.
Letifica nel gaudio
Che scende dal Signore;
col dono dell’amore
proteggi la città.
Tu che abbattesti gli idoli
Dona benedizioni
Per le generazioni
Di secoli in età:
Ti unisti nel martirio
Al Cristo per noi morto;
assieme a lui risorto
sei nell’eternità.
Lode a Gesù cha ai martiri
È fonte di letizia
che al canto qui ci inizia
dell’alma Trinità.