Le prime risposte del Sindaco Pomes
alle domande della comunità:
la nostra intervista
a cura del Direttore Ferdinando SALLUSTIO
In una chat di Whatsapp abbiamo letto: “Il Sindaco ha messo piede da pochi giorni in Comune e già viene braccato”. I problemi relativi all’Ospedale e quelli attinenti alla gestione della stagione estiva si stanno presentando in tutta la loro urgenza. Quali sono le prospettive?
Sicuramente è un momento storico molto delicato per Ostuni. Il lungo commissariamento ha acuito le criticità, rallentato l’operato della macchina amministrativa e fiaccato la fiducia dei cittadini.
I problemi e le questioni critiche della città sono sotto gli occhi di tutti ma -come sempre affermato durante la campagna elettorale- ci siamo da subito mossi per dare risposte. Abbiamo in breve tempo, con tutte le forze politiche che compongono la maggioranza, costituito una squadra giovane, qualificata ed operativa che si è dimostrata da subito attenta alle esigenze dei cittadini e posso affermare che, nonostante sia passato poco tempo dall’insediamento, abbiamo dato già alcuni segnali importanti per la fruizione, pulizia e vivibilità della nostra città.
Si tratta ovviamente di un percorso lungo e ma stiamo già ponendo le basi di un’amministrazione nuova e con le giuste intenzioni. Sarà fondamentale in ogni momento la collaborazione di tutti -cittadini, dirigenti, funzionari, dipendenti e operatori- per poter raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti.
In merito all’ospedale mi sono personalmente messo a disposizione della comunità, cittadini e operatori del settore. Ho sottolineato la necessità di superare gli schieramenti politici e di lavorare nell’esclusivo interesse del territorio e dei nostri cittadini per garantire il diritto alla salute e i medesimi livelli essenziali di assistenza previsti in altre province della nostra regione. Ho ascoltato le necessità di tutti e ho cercato di proporre soluzioni in una situazione sanitaria critica per tutta la regione ed in particolare ora per la provincia di Brindisi a causa della strutturale carenza di medici.
Con i vertici della Asl e sui tavoli regionali abbiamo da un lato condiviso alcune proposte per la gestione della fase emergenziale e dall’altro ribadito l’importanza dell’Ospedale di Ostuni nella gestione sanitaria dell’asl di Brindisi, assieme al Camberlingo ed al Perrino, nonché la urgenza del rispetto del Piano di Riordino Ospedaliero che classifica il Presidio ospedaliero di Ostuni come Ospedale di Base con i seguenti reparti: medicina, chirurgia, pneumologia, ortopedia, radiologia, cardiologia, laboratorio analisi, lungo degenza, pronto soccorso, sottolineando la necessità di dare nuovo impulso al completamento delle opere di ampliamento con particolare riferimento al completamento dei lavori relativi al secondo piano ed alla sistemazione esterna.
La pulizia urbana, il verde pubblico, a partire dalla Villa, possono essere le basi di un progetto urbanistico di Città per il futuro?
A proposito di pulizia, il primo segnale che abbiamo voluto dare ai cittadini è stato proprio questo. In molte aree della città regnavano noncuranza, sporcizia e mancanza di interesse nella gestione della cosa pubblica: ci siamo da subito mossi per ristabilire decoro e pulizia, dalla manutenzione del verde, alla pulizia delle spiagge, aree costiere e rurali all’efficientamento del servizio di igiene urbana in tutto il territorio, anche nell’ottica di offrire alla vista di tutti una città più pulita, ordinata e manutenuta. L’obiettivo nel medio/lungo periodo è quello di presentare un piano strategico di rigenerazione urbana assieme alla pianificazione territoriale di cui all’adeguamento del PRG (Piano regolatore generale) al PPTR (Piano paesaggistico territoriale regionale), Piano delle Coste, Piano per il superamento delle barriere, Piano per la transizione ecologica ed energetica, nuovo PUG (PIano urbanistico generale) ed un efficace piano delle opere pubbliche.
Tutto ciò al fine di garantire una nuova fase di sviluppo e crescita per la nostra città che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
Vogliamo rendere la nostra città più moderna e smart, accogliente ed efficiente, fruibile, vivibile e pulita. In generale migliorare le condizioni di vita e di benessere dei nostri cittadini.
Ostuni è la “Città Bianca” per eccellenza, fin dal 1941. Nel mondo ci sono altre “Città Bianche”. Ostuni può farsi capofila di un progetto che le metta insieme in una comune vetrina mondiale?
Questo è uno spunto interessante. A dimostrazione dell’interesse nei confronti della nostra peculiarità più conosciuta e riconosciuta nel mondo, a qualche giorno dal mio insediamento ho emanato un’ordinanza che invita i residenti del centro storico a tinteggiare a calce le pareti delle proprie abitazioni. Nel medio periodo destineremo somme importanti della tassa di soggiorno per l’annuale manutenzione e tinteggiatura delle nostre mura storiche.
Si tratta di un’immagine fondamentale per il nostro “Rione Terra” ed è quindi indispensabile che venga anche tramandata la tradizione, scuola della calce e del bianco assieme all’Associazione “Lu scupariedde”, affinché assieme all’aspetto turistico ed attrattivo torni ad essere il riconoscimento della nostra identità da tutelare e valorizzare che, sì, potrebbe renderci capofila di un progetto comune a livello mondiale.
Ecco l’articolo del “Tempo” che, nel 1941, definì per la prima volta Ostuni “la Città Bianca”
Vejer de la Frontera: una “gemella” di Ostuni in Andalusia, dove, fra Cadice e Malaga, esiste una serie di città che, messe insieme, sono definite “La ruta de los pueblos blancos” (La strada delle Città Bianche)
Il bianco paesaggio di Santorini, in Grecia