“La parola di Dio è come un fuoco che divampa, come un attraente legame d’amore, come una sorgente d’acqua purissima e fresca. Ma talora la proclamazione nell’assemblea è così scialba e incomprensibile che il fuoco sembra trasformarsi in fumo fastidioso. quando leggono alcuni lettori poco preparati sembra che la Parola della Scrittura sia ridotta a un mormorio confuso e noioso: l’assemblea ascolta rassegnata e inerte, qualcuno chiacchera, qualcuno si appisola, molti seguono i loro pensieri. Non sempre e non tutto si deve attribuire alla cattiva volontà e superficialità dei fedeli. Per questo ho trovato l’ardire di scriverti: per chiedere a te che sei lettore di leggere meglio!” Così la sorella di Sant’Ambrogio, Marcellina, scriveva al lettore Torquato nel 400 d.C. anche se il contenuto è di forte attualità, sembra scritta per noi! Con queste stesse parole ha avuto inizio, martedì 8 novembre, la Formazione per proclamare la Parola di Dio nella celebrazione liturgica (I parte). Il primo incontro si è tenuto nel salone della Parrocchia dei SS. Medici di Ostuni, mentre i prossimi due incontri si terranno nel teatro della Madonna del pozzo il 10 e l’11 novembre.
I presenti hanno goduto di una bellissima riflessione oltre che di consigli pratici, in modo da vivere il servizio del lettore a vantaggio e per l’edificazione dell’intera assemblea. Il relatore, P. Giorgio Berdini, è un frate francescano del Terzo Ordine Regolare (TOR) dal 2006 ed è stato ordinato presbitero nel 2016. Originario di Francavilla d’Ete in provincia di Fermo nelle Marche, dopo gli studi artistici, all’Istituto d’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Macerata, ha conseguito il Baccalaureato in Assisi, con una tesi sull’altare; la licenza al Pontificio Istituto Liturgico sant’Anselmo in Roma, con una tesi incentrata sull’adeguamento liturgico di una chiesa Parrocchiale e attualmente dopo aver concluso un master in Architettura e Arti per la liturgia sempre al Pontificio Istituto Liturgico, sta compilando una tesi sull’adeguamento liturgico di una chiesa conventuale.
Da non perdere gli ultimi due incontri previsti perchè l’ascolto è un grande atto liturgico: “… è il Signore che parla quando nella Chiesa si leggono le Divine Scritture…”. Una lettura fatta bene dovrebbe di per se invitare i fedeli ad ascoltare senza leggere sul foglietto. I foglietti servono per prepararsi prima della celebrazione eucaristica, per rileggere i testi a casa.
Ci rendiamo conto che, molto spesso, portiamo avanti tante prassi non corrette a causa di una scarsa formazione, l’invito è a non puntare il dito contro nessuno ma con carità occorre invitare i fratelli a seguire la strada che il Magistero della Chiesa e il Concilio Vaticano II hanno tracciato per noi, affinché la proclamazione della Parola di Dio nell’assemblea possa agire nella nostra storia con tutta la sua forza vivificante.
